Il polpo alla Luciana, detto così dal popolare borgo di Santa Lucia, dove esisteva una comunità di pescatori, è una ricetta tipica della cucina napoletana. Viene solitamente cotto in una casseruola, tradizionalmente di terracotta, insieme a pomodoro, aglio, olive di Gaeta e capperi. Si condisce con pepe e, a fine cottura, si completa con prezzemolo tritato.
Non è prevista acqua durante la cottura. Un detto napoletano, infatti, ispirandosi a quest’ultimo accorgimento culinario, dice: “‘O purpo se coce int’ all’acqua soja”, cioè “Il polpo si cuoce nella sua acqua”.
Per me sono davvero una goduria!
La differenza sta nell’imbottitura della testa dello stesso polipo: mia madre, per esempio, esige che sia piena soltanto di prezzemolo, aglio, pinoli e pecorino romano.
A me invece piace variare: di solito riempio le teste con del cous cous, in questo caso invece ho optato per aglio, prezzemolo, sale, pepe, olio evo e granella di pane raffermo alla curcuma e buccia di pecorino romano.
Il sapore?!
Ve lo garantisco! Spettacularis!
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